Thierry Lentz

Velázquez: i chiodi della Passione

Uno storico al Prado

Lo storico francese e il mistero della ‘Crocifissione’

Come si dipinge una crocifissione politicamente e religiosamente corretta? Quali figure devono essere rappresentate: solo Gesù o anche i ladroni? E ancora: perché Velasquez ha scelto di rappresentare questo momento particolare della Passione? Il volto di Cristo deve essere interamente visibile o parzialmente nascosto? I chiodi che fissarono Gesù alla croce devono essere tre o quattro?
A queste e ad altre domande risponde l’autore il cui fine ultimo è cercare di capire se si può e se si deve squarciare il mistero delle proprie emozioni.
La Crocifissione, dipinto del 1632 di Diego Velasquez, è un’opera unica nella produzione pittorica dell’artista spagnolo.
L’autore di questo libro, specialista dell’età napoleonica, scoprì casualmente il quadro durante una delle sue visite al Prado. Folgorato dalla potenza espressiva della Crocifissione, Lentz ha avviato un’affascinante indagine su e intorno al quadro, descrivendo le circostanze misteriose in cui fu commissionato, la tecnica di esecuzione e le traversie superate dal dipinto tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

Traduzione di Frederic Ieva.

Thierry Lentz

insegna Diritto costituzionale presso le Università di Metz, Nancy e Parigi. Da sempre appassionato e competente studioso dell’età napoleonica, nel 2000 viene nominato direttore della Fondation Napoléon. Tra le sue opere da ricordare almeno Nouvelle histoire du premier Empire in quattro volumi (2002-2010), Water- loo. 1815 (2015), Joseph Bonaparte (2016, insignito del Prix Chateaubriand).