Lapo Gianni, Roberto Rea
Rime
€24,00
Esaurito
- Casa editrice: Salerno Editrice
- Collana: Testi e documenti di letteratura e di lingua, XLII
- Pagine: LII-164
- Volumi: 1
- Misure: cm 22x 14,5 in brossura
- In libreria dal 28/03/2019
- ISBN: 978-88-6973-344-4
- Soggetti: Letteratura italiana I. Dalle origini al Settecento. Testi
-
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Stefano Carrai -
STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE del 27/03/2020
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Cronache Lucane del 08/05/2019
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La Lettura Corriere della Sera del 21/04/2019
Nuccio Ordine
di Lapo Gianni
a cura di Roberto Rea
Inserito da Dante nell’élite stilnovista in un cruciale passo del De vulgari eloquentia (I XIII 4), Ser Lapo Gianni, notaio fiorentino, rimane a oggi una figura controversa e sfuggente, al punto che negli ultimi decenni ne è stato messo in dubbio persino il nome e quindi l’appartenenza al canone dello Stilnovo.
La critica ha infatti da sempre espresso opinioni discordanti sulla collocazione di Lapo nella storiografia letteraria e sul valore stesso della sua poesia: c’è chi ha riconosciuto in lui un attardato epigono cortese, poi attratto nell’orbita cavalcantiana, tanto da esercitare, a sua volta, un’influenza su un più giovane Dante; chi ha insistito sull’idea di una certa vicinanza e collaborazione di ‘scuola’ con i più celebri amici; chi, infine, lo ha ritenuto un più o meno tardo imitatore della maniera cavalcantiana e dantesca.
Il presente volume propone una nuova edizione critica commentata delle rime sicuramente attribuibili a Lapo Gianni, per le quali il testo di riferimento è stato fino a oggi, nonostante la revisione proposta da Iovine (1989), ancora quello fissato da Contini nei Poeti del Duecento (1960).
Il nuovo testo critico è corredato, per ogni componimento, dalla necessaria documentazione filologica, in modo che i lettori possano, per la prima volta nel caso di Lapo, verificare puntualmente le scelte sostanziali e linguistiche, nonché la condotta dei diversi testimoni. Il commento, oltre a rendere le liriche del tutto accessibili e a fornirne un’interpretazione puntuale, si propone di ricostruire la cultura linguistica e letteraria dell’autore, sforzandosi soprattutto di chiarire i suoi rapporti con la poesia cavalcantiana e dantesca, al fine di definire il suo ruolo all’interno della più alta esperienza stilnovista.
insegna Filologia della letteratura italiana e Filologia dantesca presso l’Università Tor Vergata di Roma. Tra le sue pubblicazioni, Cavalcanti poeta. Uno studio sul lessico lirico (Roma, 2008); ha inoltre curato, con Giorgio Inglese, l’edizione commentata delle Rime di Guido Cavalcanti (Roma, 2011).
Calogero Giorgio Priolo
Dante con l'Espositione