Arnaldo Marcone

Giuliano

L’imperatore filosofo e sacerdote che tentò la restaurazione del paganesimo.

Avversario di Costantino, cercò di cancellare le po­litiche dello zio abolendo il Cristianesimo e tentan­do una riforma radicale dell’Impero.

È al breve regno dell’imperatore Giuliano, al suo tentativo di restaurazione del paganesimo che si deve la caratterizzazione del IV secolo come un’età di conflitto religioso.

In realtà è opportuno restituire a questa figura di sovrano tutto il suo spessore, a cominciare da una chiara volontà riformatrice di alcuni aspetti di criticità della realtà imperiale tardoantica come la fiscalità e l’autonomia cittadina.

Giuliano avversò decisamente la figura dello zio, Costantino, ma non solo per la sua conversione al cristianesimo. Egli ne contestò infatti il modo in cui resse l’Impero nella sua globalità al punto da rendere ammissibile sostenere (Santo Mazzarino) che la storia del IV secolo può essere interpretata alla luce di queste due figure “epocali”.

In realtà il progetto di governo di Giuliano era ambizioso e di ampio respiro. Esso giustifica la riscoperta dell’Apostata che ebbe luogo in età umanistica e illuministica e che ha esiti significa­tivi che giungono sino ai nostri giorni.

Arnaldo Marcone

Arnaldo Marcone insegna Storia romana nell’Università degli Studi «Roma Tre». I suoi interessi di ricerca riguardano prevalentemente la Tarda Antichità, la storia economica e sociale, la storia del pensiero politico e la storia della storiografia moderna sul mondo antico. Fa parte della direzione della «Rivista Storica Italiana».