- Casa editrice: Collane
- Collana: L’altrosguardo, 8
- Pagine: 304
- Volumi: 1
- Misure: 21 x 15 in brossura
- In libreria dal 07/11/2019
- ISBN: 9788869733772
- Soggetti: Storia contemporanea. Ricerca storica
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Il Piccolo del 14/11/2019
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Lech Lecha del 12/11/2019
Davide Assael -
Limes online del 12/11/2019
Redazione -
Flanerì del 07/11/2019
Andrea Rényi -
Linkiesta del 06/11/2019
Stefano Bottoni
Chi è, come ragiona e come governa l’uomo che ha trasformato il suo paese nel primo laboratorio illiberale dell’Unione Europea?
Che cosa ha permesso a un politico di formazione progressista di diventare il simbolo delle destre sovraniste?
Viktor Orbán si presenta come leader alternativo per l’Europa e sfida la classe dirigente occidentale sul tema del multiculturalismo. Al tempo stesso, ha costruito e gestisce un sistema corrotto e dai tratti feudali, autoritario ma basato su un ampio consenso popolare. Un sistema oggetto di critiche internazionali ma tollerato e anzi finanziato dall’Unione Europea. La parabola del primo ministro ungherese dagli anni Ottanta a oggi trascende la dimensione biografica del personaggio.
La sua storia riflette la crisi generale della rappresentanza democratica e illustra gli errori di prospettiva commessi dalle élites liberali e dalle politiche di Bruxelles, corresponsabili del deragliamento autoritario nell’Europa dell’Est, dove il populismo pragmatico ha un nome e un volto: quello del despota Orbán.
insegna Storia dell’Europa Orientale all’Università di Firenze. Ha lavorato presso l’Accademia Ungherese delle Scienze.