Piermario Vescovo

Il tempo di Dante

Un’indagine sul tempo del Dante autore e del Dante personaggio.

A partire dalla storia della teoria del modo – confusa retrospettivamente con la teoria degli stili – che discende da Platone, queste pagine tornano ad indagare la distinzione tra Dante personaggio e autore. Le linee della tradizione tardo-antica e medievale vengono così incrociate a quelle della teoria letteraria moderna, dove i fondamenti stessi della narratologia possiedono i medesimi punti di partenza, storicamente determinati.

L’interrogativo principale riguarda se esista – oltre a una cronologia del viaggio nell’aldilà e a una e cronologia della composizione o scrittura, questioni da sempre al centro dei commenti alla Commedia e della critica dantesca in genere – un tempo della finzione del “canto” o dell’enunciazione, in cui Dante collochi il suo racconto o i momenti temporalmente distinti del suo racconto, tra le prime due cantiche e la terza.

Piermario Vescovo

insegna Storia del teatro presso l’Università “Ca’ Foscari” Venezia. È segretario scientifico dei Comitati delle Edizioni Nazionali delle opere di Carlo Goldoni, di Carlo Gozzi e di Ippolito Nievo, condirettore (con Pasquale Sabbatino) di «Rivista di letteratura teatrale».