Martin Eisner

Boccaccio e l’invenzione della letteratura italiana

Dante, Petrarca, Cavalcanti e l’autorità del volgare

Il più grande scrittore in prosa fra Medioevo e Modernità, Giovanni Boccaccio, fu l’“inventore” della letteratura italiana. Con una grande intuizione filologico-editoriale ed ermeneutica realizzò la prima antologia d’autore
della letteratura volgare, affidandola a uno straordinario manoscritto che costituisce l’atto di fondazione di una lunga linea storiografica. Martin Eisner introduce il lettore nell’officina boccacciana, studiando in dettaglio
il progetto che anima la composizione di questo “libro totale”, in cui Vita nuova, Commedia e rime dantesche vengono accostate al Canzoniere: Dante e Petrarca sono ormai i due grandi classici moderni, e Boccaccio il
mediatore della nuova tradizione. Sulla linea di Curtius, Eisner ambisce a « combinare pariteticamente il “microscopico” e il “macroscopico” », concentrando lo sguardo sull’attività filologica di Boccaccio e raccogliendo le sue
riflessioni sulla poesia disseminate in opere come il Decameron o le Genealogie. Ne emerge un ritratto che integra con equilibrio le dimensioni della sua attività di copista-editore e di creatore di capolavori letterari in lingua
latina e volgare.

Martin Eisner

Martin Eisner è professore di Letterature romanze e di Italiano alla Duke University di Durham (Carolina del Nord) e Editor in Chief del progetto digitale Dante’s Library patrocinato dalla stessa università. È autore di saggi su Dante, Boccaccio, Petrarca e Machiavelli apparsi sulle principali riviste di settore e di una monografia sulla Vita nuova, uscita per la Oxford Univ. Press (2021).