€15,00
- Casa editrice: Salerno Editrice
- Collana: Aculei, 48
- Pagine: 180
- Volumi: 1
- In libreria dal 03/02/2022
- ISBN: 978-88-6973-679-7
-
Riflessioni - Blog del 01/09/2022
Francesco Macri -
Storia in Rete [Estratto] del 16/05/2022
Aldo Andrea Cassi -
Storia in Rete del 16/05/2022
Paolo Simoncelli -
Storia in Rete del 16/05/2022
Aldo G. Ricci -
Le monde diplomatique del 12/05/2022
Nico Perrone -
RSI del 11/05/2022
Marco Pagani -
Strisciarossa del 09/05/2022
Marco Brando -
Domenica - Il Sole 24 Ore del 02/05/2022
David Bidussa -
Corriere letterario [inserto del Corriere del Sud] del 14/04/2022
Antonio D'Ettoris -
Il Venerdì del 01/04/2022
Simone Mosca -
Fahrenheit - Radio Tre del 31/03/2022
Graziano Graziani -
Il quotidiano del Sud [segnalazione] del 28/03/2022
-
Il Foglio del 24/03/2022
Alessandro Litta Modignani -
Avvenire del 14/03/2022
Alessandro Zaccuri -
Oubliette del 11/03/2022
Stefano Pioli -
Left del 04/03/2022
Filippo La Porta -
Letture.org [intervista all'autore] del 15/02/2022
-
Corriere della Sera del 09/02/2022
Paolo Mieli
È giusto o non è giusto uccidere un tiranno?
E se lo è, chi lo decide?
Giuristi assassini o assassini di diritto?
Il destino dei tiranni è quello di doversi guardare dall’ombra che il potere proietta alle loro spalle: il tirannicidio.
Non c’è tiranno che non sia stato esposto alla possibilità di essere rimosso con la forza, come se la tirannide implichi la possibilità dell’omicidio non solo di fatto, ma anche di diritto. Per questo la tradizione politico-giuridica occidentale si è interrogata sin dalle sue origini, in Grecia, se, quando e in quali termini fosse lecito uccidere il tyrannus. Da allora ogni epoca ha affrontato la questione con appassionati dibattiti, accese polemiche, esplosive (in senso figurato e non) dimostrazioni, lungo un fil rouge che questo saggio segue fino ai giorni nostri, ripercorrendo colpi di Stato, attentati e brutali linciaggi. Perché, se la tirannia è una costante dell’esperienza politica – pur con modalità e forme diverse, da Cesare a Gheddafi, da Ipparco a Luigi XVI – lo sarà sempre anche la necessità di rovesciarla, e come recita il motto dei tirannicidi: Sic semper tyrannis!
In copertina: Vincenzo Camuccini, La morte di Giulio Cesare (1793-1798). Napoli, Museo di Capodimonte (BeBa/Iberfoto/Archivi Alinari).
Aldo Andrea Cassi insegna Antropologia Giuridica e Storia del Diritto all’Università degli Studi di Brescia. Tra i suoi saggi piú recenti ricordiamo La Giustizia in sant’Agostino. Itinerari agostiniani del ‘quartus fluvius’ dell’Eden (Milano 2013) e Dalle barricate a Bava Beccaris. Giuseppe Zanardelli, un giurista nell’Italia del secondo Ottocento (Bologna 2019). Per la Salerno Editrice ha pubblicato Santa Giusta Umanitaria. La guerra nella civiltà occidentale (2015).