Didier Foucault

Storia del libertinaggio e dei libertini

La sfida al dogma religioso e la ricerca dei raffinati piaceri della carne: l’età moderna del XVII secolo, libera e laica. Dissolutezza e comportamenti licenziosi ma anche apertura alle nuove scoperte e un atteggiamento di pensiero contrario al conformismo: il Seicento è un’epoca di straordinario fermento intellettuale che ha segnato l’ingresso dell’Occidente nell’età moderna. Didier Foucault dedica questo studio ai “libertini” (come li definì per primo Calvino, che li considerava più pericolosi degli eretici): scaltri, dissoluti, spesso eruditi, desiderosi di comprendere il mondo senza ricorrere al conforto della religione e ai suoi dogmi; sostituiscono alla colpevolizzazione cristiana del desiderio, al Peccato originale e alla Provvidenza, un’ars vivendi edonista, perché la vera saggezza insegna la via della felicità, del piacere, del godimento terreno. Ma è anche un’epoca di intolleranza e il libertinaggio è una pratica pericolosa: Teophile de Viaux, Cyrano de Bergerac, Ninon de Lenclos, Sade subiranno l’ostracismo o il carcere, Giordano Bruno, Vanini, Étienne Dolet moriranno sul rogo.

Didier Foucault

Didier Foucault insegna Storia moderna presso l’Università Le Mirail di Tolosa. È autore di Un philosophe libertin dans l’Europe moderne, Giulio Cesare Vanini (1585-1619) (Parigi, 2003).